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Come creare connessioni autentiche che alimentino il tuo business

Due mani che tessono intrecciando fili su un telaio.


Indice


Avere una rete, usarla davvero

Molte professioniste, freelance o titolari di attività, si ritrovano a pensare di non avere una vera rete su cui contare. 

Alcune hanno cambiato direzione professionale, altre hanno ripreso in mano un progetto dopo anni, altre ancora hanno iniziato da poco e si sentono in difficoltà a costruire contatti “da zero”. In ogni caso, emerge la sensazione di essere isolate. E il pensiero ricorrente è: “Se avessi più contatti, tutto sarebbe più semplice.”

Quello che ho imparato in anni di mentoring è che il problema raramente è la quantità di persone che conosci. Quello che spesso manca è una visione strategica e consapevole di ciò che già esiste. In quasi tutti i miei percorsi, propongo un esercizio che all’inizio sembra banale: invito a scrivere il numero di contatti nella rubrica del telefono, gli iscritti alla newsletter, i follower su Instagram, LinkedIn o Facebook, i contatti email raccolti negli anni. Alla fine, si sommano tutti i numeri. Il risultato lascia sempre a bocca aperta. (Fallo anche tu e dimmi quale numero è uscito!).


Il punto non è se siano “tante” o “poche” in termini assoluti. Il punto è che la rete c’è già, anche se spesso è dormiente, disorganizzata, dimenticata. E finché rimane lì, non succede nulla. Una rete che non viene attivata, curata e mantenuta, non lavora per te. E se nessuno sa cosa stai facendo oggi, è difficile che arrivi la collaborazione giusta, la segnalazione che ti serve, la cliente ideale che stavi aspettando.

Costruire relazioni autentiche significa partire da qui. Guardare alla tua rete con occhi nuovi, capire quale può essere riattivata, con chi puoi ricostruire un ponte, a chi puoi raccontare cosa stai creando oggi. Le connessioni vere non si basano sulla quantità, ma sulla qualità dello scambio e sulla coerenza con la direzione che stai prendendo. Anche se la tua rete ti sembra piccola, o non del tutto adatta, c’è già moltissimo che puoi fare per trasformarla in una leva concreta per la crescita della tua attività


In questo articolo, troverai idee, esempi ed esperienze reali per imparare a valorizzare ciò che hai e creare ciò che ancora ti manca. La rete giusta si costruisce, un passo alla volta, e spesso comincia esattamente da dove sei ora.


Relazioni vere: le basi da cui partire per creare connessioni autentiche

In un mondo che ti chiede costantemente di fare rete, essere visibile, farti conoscere, è facile cadere nella trappola dell'accumulo: più contatti, più follower, più persone a cui raccontare quello che fai. Ma chi ha provato davvero a far crescere il proprio business sa che non è il numero di contatti a fare la differenza, quanto la qualità delle relazioni che riesci a costruire.

Le relazioni che contano sono quelle che nascono nel tempo, con pazienza e autenticità. Non servono frasi perfette o strategie sofisticate, ma presenza, ascolto e voglia di entrare in connessione reale con l’altra persona. A volte, da un semplice scambio nasce qualcosa che cambia il corso di una collaborazione, o apre la porta a una nuova opportunità.


L’ho visto accadere molte volte. Durante uno degli speed date online che organizzo, Khadija e Luisa sono capitate insieme per tre turni consecutivi. All’inizio ci hanno riso su, pensando fosse un errore nel sistema. Ma quelle conversazioni ripetute hanno fatto emergere affinità, punti in comune e visioni compatibili. Dopo l’evento hanno continuato a sentirsi, e Khadija ha deciso di presentare Luisa ad altre persone della sua rete. Oggi, Luisa lavora stabilmente con quelle persone. Nessuna forzatura, solo tempo, fiducia e scambio sincero.

Una relazione vera si crea così. Un incontro alla volta, con il desiderio di costruire qualcosa che vada oltre il contatto occasionale. Significa coltivare la relazione anche quando non ti serve “subito”, quando stai solo ascoltando, sostenendo, offrendo un consiglio o facendo una connessione tra due persone. Significa anche dare spazio a chi senti vicino nel modo di lavorare, nei valori, nell’etica.


Il networking diventa efficace quando smette di essere un'azione isolata e diventa parte integrante del tuo modo di lavorare. Quando entri in relazione con autenticità, stai già costruendo alleanze. E quelle alleanze sono il vero patrimonio del tuo business. Non servono gesti eclatanti: basta esserci, essere coerente, essere disponibile alla relazione.

Inizia da lì. Da una persona alla volta. E vedrai che quella che oggi chiami “la mia rete” comincerà a muoversi, rispondere, crescere insieme a te.


Nutrire la rete: cosa significa nella pratica

Una rete professionale non si costruisce in un giorno, e nemmeno in un mese. Le relazioni vere hanno bisogno di continuità, presenza e piccoli gesti coerenti nel tempo. Un messaggio sincero, un aggiornamento su cosa stai facendo, un “come stai?” autentico possono fare molto di più di una campagna pubblicitaria, perché parlano di attenzione, cura e memoria reciproca.

Ciò che davvero mantiene viva una rete è la capacità di farti ricordare per qualcosa di umano, riconoscibile, rilevante. A volte è sufficiente riaprire un filo che si era assottigliato, con un contenuto condiviso al momento giusto o una domanda rivolta senza secondi fini. Le relazioni non vanno coltivate solo quando servono, ma tenute vive con naturalezza, come faresti con un’amica di cui ti importa davvero. Nutrire la rete non è una tecnica, è una pratica di cura.

Anche i social, se usati in modo consapevole, possono diventare un canale importante. Commentare un contenuto con attenzione, aggiungere un pensiero personale quando ricondividi un post, scrivere in privato per dire “ho pensato a te leggendo questo”: sono gesti semplici, eppure profondi. Non si tratta di essere ovunque o sempre visibili, ma di essere presenti nei luoghi che senti in sintonia con te e con le persone che vuoi raggiungere.


Quando Emilia ha iniziato il percorso con me l’anno scorso, era convinta di non avere contatti utili. Si sentiva disconnessa dal proprio passato professionale e pensava che riattivare i rapporti fosse inutile o persino fastidioso. La sua più grande paura era sembrare opportunista. Abbiamo iniziato da un piccolo passo: scrivere messaggi brevi, sinceri e senza secondi fini a ex clienti e collaboratrici, chiedendo come stavano, raccontando i cambiamenti che stava vivendo, condividendo un aggiornamento personale. Niente vendite, solo contatto umano.

Una di quelle conversazioni ha avuto una risonanza particolare. All’inizio sembrava solo uno scambio cortese. Nei mesi successivi quella relazione si è riaperta, rafforzata, e ha portato Emilia a chiudere un contratto da 30.000 euro. Tutto è partito da un messaggio che, in apparenza, non chiedeva nulla.


Questo è il potere delle relazioni nutrite con intenzione: ti permettono di costruire un business solido senza dover sempre inseguire nuovi contatti. Ti rendono visibile in modo autentico, coerente e aprono porte anche quando non stai cercando attivamente di farlo.


Fiducia, apertura e misura: il tono giusto nelle relazioni professionali

Quando si parla di relazioni professionali, uno degli aspetti più delicati è trovare il tono giusto con cui presentarsi e raccontarsi. Alcune persone indossano una “versione da lavoro” di sé stesse: impeccabile, tecnica, sempre focalizzata su competenze e risultati. Altre si lasciano andare a una condivisione totale, senza filtri, raccontando tutto di sé nel tentativo di essere più autentiche. In entrambi i casi, si rischia di generare distanza o confusione.


Aprirsi con misura significa scegliere cosa dire, quando e a chi. Non è questione di trattenersi, quanto di ascoltare l’altro e capire se c’è lo spazio per una comunicazione reale, utile, che avvicina. Raccontare qualcosa di sé, del proprio percorso o del perché si è scelto di fare questo lavoro, può creare connessioni vere. Ma dev’essere fatto in modo coerente con il contesto, con attenzione e rispetto.

Mostrare solo la parte “perfetta” può far sentire chi ti legge o ti ascolta lontano, inadeguato, fuori posto. Ma anche riversare tutto senza pensiero rischia di confondere o spostare il centro della relazione. L’equilibrio sta nel condividere ciò che può nutrire il rapporto, offrire un riferimento, creare riconoscimento. Le storie personali possono essere ponti, se usate con cura.


Nei miei percorsi lavoro spesso sull’identità professionale partendo proprio da qui: raccontare il proprio perché. Lo faccio guidando le persone a riconoscerlo, ma anche condividendo il mio. Fuori dai percorsi, invece, scelgo con attenzione quando raccontare quella parte più intima del mio cammino. Lo faccio solo quando sento che la persona che ho davanti può coglierla davvero, senza fraintendimenti. E ogni volta che ho deciso di aprirmi, sono nate relazioni autentiche, profonde, durature.


Trovare il proprio tono non è un dettaglio secondario. È un elemento chiave nella costruzione di relazioni professionali che siano solide, rispettose e capaci di creare opportunità reali. Le persone si ricordano di come le hai fatte sentire, e spesso è proprio una frase detta con intenzione che resta impressa.


Ogni relazione è un seme: piantalo con intenzione

Creare connessioni autentiche nella tua rete professionale è uno degli aspetti più strategici nella crescita di qualsiasi attività. Eppure, quando ci si sente sopraffatte dalla gestione operativa, può sembrare una cosa in più da fare. Qualcosa che assorbe tempo, energia, presenza. Qualcosa che “farò quando ho un attimo”.

In realtà, ogni relazione che coltivi con intenzione è un seme che lavora nel tempo. A volte germoglia subito, altre volte resta lì, silenzioso, finché arriva il momento giusto per fiorire. Eppure ogni gesto che fai con autenticità, ogni parola che arriva nel momento opportuno, costruisce connessioni che sostengono davvero il tuo business.

Investire tempo per nutrire relazioni non è un lusso, è una scelta consapevole. È il modo per trasformare il tuo lavoro in qualcosa che cresce con te, accompagnato da alleanze, scambi, contatti che fanno davvero la differenza. E questo vale sia che tu abbia già tanti contatti da riattivare, sia che tu stia partendo ora, con l’idea di costruire una rete più in sintonia con chi sei oggi.


Ti invito a fare una piccola azione concreta: riguarda i contatti che hai già con occhi nuovi. C’è una persona con cui avevi un buon rapporto e che non senti da tempo? Oppure qualcuno che ti ha scritto un messaggio e a cui non hai ancora risposto? E se oggi scrivessi un messaggio sincero a una persona con cui ti piacerebbe riallacciare un filo?

A volte basta un gesto semplice per riattivare qualcosa di importante. E se stai cercando un modo per costruire relazioni più solide, autentiche, capaci di sostenere davvero il tuo percorso professionale, posso aiutarti a farlo con metodo e chiarezza.

Se senti che il tuo business ha bisogno di relazioni più solide e vere, e non sai da dove iniziare, scrivimi.

Costruire connessioni è un lavoro che si può fare insieme, un passo alla volta.

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